28 novembre 2007

Vagando tra gli abeti

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Ich werde in die Tannen gehen
Dahin wo ich sie zuletzt gesehen
Doch der Abend wirft ein Tuch aufs Land
und auf die Wege hinterm Waldesrand
Und der Wald er steht so schwarz und leer
Weh mir, oh weh
Und die Vögel singen nicht mehr


Ohne dich kann ich nicht sein
Ohne dich
Mit dir bin ich auch allein
Ohne dich
Ohne dich zähl ich die Stunden ohne dich
Mit dir stehen die Sekunden
Lohnen nicht


Auf den Ästen in den Gräben
ist es nun still und ohne Leben
Und das Atmen fällt mir ach so schwer
Weh mir, oh weh
Und die Vögel singen nicht mehr


Ohne dich kann ich nicht sein
Ohne dich
Mit dir bin ich auch allein
Ohne dich
Ohne dich zähl ich die Stunden ohne dich
Mit dir stehen die Sekunden
Lohnen nicht ohne dich


(Ohne dich - Rammstein)

26 novembre 2007

Murphy's Love Laws

Ho trovato questo estratto dalla Legge di Murphy sull'amore e non posso non postarlo!

1. All the good ones are taken (tutte quelle buone, sono già impegnate)

2. If the person isn't taken, there's a reason (se una non è già impegnata, c'è una ragione!)

3. The nicer someone is, the farther away she is from you (più una è carina, più è lontana da te)

4. Brains x Beauty x Availability = Constant (intelligenza x bellezza x disponibilità = costante)

5. The amount of love someone feels for you is inversely proportional to how much you love them (la quantità di amore che qualcuna prova per te è inversamente proporzionale a quanto tu ami lei)

6. Money can't buy love, but it sure gets you a great bargaining position (il denaro non può comprare l'amore, ma sicuramente ti garantisce un buon potere contrattuale)

7. Every kind action has a not-so-kind reaction (ad ogni gesto gentile corrisponde una reazione non così gentile)

8. Nice girls finish first (le ragazze carine finiscono subito)

9. If it seems too good to be true, it probably isn't (se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è)

10. Availability is a function of time. The minute you get interested is the minute they find someone else (la disponibilità è funzione del tempo: non appena comincia ad interessarti qualcuna, lei trova qualcun altro)



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"Only Love can save me, and Love has destroyed me"
(Sarah Kane - Crave)
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22 novembre 2007

Perdere un treno

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Stamattina ho perso il treno. Anzi a dir la verità ne ho persi due ma uno, quello delle 8:12, lo perdo sempre quindi è ormai diventata la regola.
Ammenochè non sia anche lui in ritardo.
Ma stamattina ho perso anche quello dopo.
Ieri sera a Kung Fu s’è fatto un lavoro bello peso e stamattina ero, sono, stanchissimo. E’ stata dura alzarsi.
Il treno delle 8:22 mi è sfilato via sotto il naso e ho dovuto aspettare venti minuti il treno successivo. Già questo mi ha cambiato un pò la mattinata perchè ho avuto il tempo di guardarmi intorno e osservare quello che succedeva in giro invece di fare sempre le stesse cose meccanicamente come ogni mattina.
Sul treno dopo c’era pochissima gente, quasi un’atmosfera più intima. Nessuno sembrava ever fretta.
Alla stazione di Rifredi i pochi che sono scesi con me si sono tutti diretti verso l’uscita principale. Io come sempre mi sono diretto verso l’uscita secondaria percorrendo i cento metri di marciapiede lungo i binari.
Però stamattina ero solo.
Il tempo grigio.
Il cielo carico di nubi che minacciavano pioggia da un momento all’altro.
Una leggera nebbiolina tutto intorno.
Rumori della stazione ovattati, lontani.
Passi che si allontanano.
Nei miei orecchi il lettore MP3 inizia a mandare la colonno sonora della scena Mad Word, leggera, appena udibile nel silenzio generale, perfetta per il momento.



All’improvviso mi sono visto come se mi vedessi da fuori.
Io che camminavo da solo in quella scena, mani in tasca.
Poi mi fermo.
Mi guardo intorno.
Mi accendo un cicchino.
Riprendo a camminare verso il buco poco illuminato del sottopassaggio.
E’ stato come vedere un film. Uno di quei film.... non so se riuscite a capirmi....



Avete capito cosa intendo?
E’ stato bello.
Quasi poetico, diciamo.
Certe volte perdere un treno può essere anche bello.
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19 novembre 2007

Che c'è da guardare è?

Quell'uovo erano settimane che se ne stava li da solo nel portauova del mio frigorifero. Ogni volta che aprivo per prendere qualcosa, una birra, del formaggio, l'insalata o qualche altra cosa lui era lì da solo nel suo portauova e mi guardava. Osservava dall'alto, distaccato, quello che facevo. Da quando aprivo lo sportello del frigo fino a quando non lo richiudevo con lui dentro. E poi quando tornavo a riaprire il frigo lui era di nuovo li.
E mi grardava.
Sempre.
Ormai erano settimane che era li.
E mi guardava.

Ieri sera quando mi stavo preparando la cena e ho aperto il frigo addirittura mi è sembrato, solo per un'attimo è, che mi sorridesse..... si son convinto che quell'uovo ieri sera mi ha guardato e mi ha sorriso...







Bene, ieri sera ho preso quel maledetto uovo e l'ho volato fuori dalla porta!

Così via!!!




Spero di non aver beccato nessuno in testa!



anzi....



.... spero di aver beccato qualcuno che se lo meritava!!!

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14 novembre 2007

Sono solidale...




E se il sole

può donare al cielo

il suo arcobaleno più bello

solo dopo un temporale,

anche la vita,

forse,

ci maltratta un po'

per poterci offrire poi

qualcosa di prezioso...


[Laura Tangorr]

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12 novembre 2007

Cosa non si fa per......

All’inizio era Wu Ji il vuoto.
Ma proprio vuoto vuoto è! Che proprio non c’era nulla, così nulla che non c’era neanche il vuoto! No come si intende noi il vuoto, che il vuoto che si intende noi è già qualcosa, è un concetto, è una distinzione dal pieno. All’inizio era proprio vuoto vuoto. Era ancora più vuoto del vuoto!



























Poi apparve Li



Dove?







Lì dove?



Lìiii .... diobbono! Lì da qualche parte.
In mezzo a tutto quel vuoto vuoto apparve Li. L’Intenzione.

L’Intenzione se ne stava lì in mezzo a tutto quel vuoto vuoto. Lì da sola..... un pò come la particella di sodio nella nota acqua minerale.
Li se ne stava lì da sola in mezzo al vuoto e appariva come un puntino tanto per capissi.













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Poi iniziarono a distinguersi delle differenziazioni.
Caldo, freddo. Luce, buio. Sole, luna. Estate, inverno. Destra, sinistra. Terra, cielo. Maschile, femminile. Attività, riposo. Fuoco, acqua. Cip, Ciop. Stanlio, Olio. Zuzzurro, Gaspare. Ecc... ecc.... inzomma per farla breve venne fuori il Tai Ji che sarebbe l’interazione tra gli opposti Yin e Yang.





Yin e Yang son questi dù sgorbi che frullano, come si vede nel disegnino. Sono opposti. L’uno nasce dall’altro. Senza l’uno non può esserci l’altro e dentro a uno c’è sempre un pezzettino dell’altro. Yin e Yang quando n’hanno voglia possono diminuire o crescere e anche trasformarsi l’uno nell’altro.

Finchè sono in equilibrio tutto bene.
Ma siccome capita spesso che per vari motivi uno aumenti troppo e/o l’altro diminuisca troppo e/o viceversa, quando succede si crea un disequilibrio a allora sò cazzi!

Se c’è troppo caldo si suda troppo! Se c’è troppo freddo ci tocca a tenè il riscaldamento sempre acceso e con il prezzo del metano alle stelle tu vedi che bollette che c’arriva! Se c’è troppa attività ci si stanca e poi la sera non s’ha mai voglia di fà nulla. Se c’è troppo riposo si mette su la pancetta. Se c’è troppa estate vien la carenza d’acqua. Se c’è troppo inverno vengono le brinate secche e alla mi mamma gli si incoce l’insalata nell’orto!
Inzomma in tutte le cose ci dovrebbe essere l’equilibrio tra lo Yin e lo Yang.
Ora, contro le gelate notturne e il caro bollette ancora non posso assicurarvi il mio aiuto. Ma se c’avete un disequilibrio tra Yin e Yang nel vostro corpo (o anche nella vostra mente per chi di voi ce l’ha miei cari lettori Indifferenziati) allora tranquilli! In quel caso arrivo io e con la sola imposizione di un dito ristabilisco l’equilibrio tra lo Yin e lo Yang e vi passeranno istantaniamente, raffreddori, mal di schiena, caaiola, miopia, cervicale, asma, eiaculazione precoce, allergia, tunnel carpale, mal di fegato, rigurgiti gastrici, artriti, artrosi e artri malanni che vù c’avete..... inzomma se venite da me vi sblocco tutti i vostri meridiani intasati. Che c'avete dei meridiani più ingolfati della Firenze-Mare alle otto di mattina! E vedrete il vostro Qi (che per chi non lo sapesse sarebbe l'energia vitale) come lo fò frullare!

E tutto questo in che modo? Mi chiederai te mio caro lettore insalubre?
Semplice! Perchè ieri ho partecipato alla prima lezione di Tuinà!!! Ovvero il massaggio della Medicina Tradizionale Cinese!

Spettaolo! Con le mie possenti mani posso curare tutte le patologie di cui sopra e tante tante tante altre di più!.......

..... è ..... si ok .... dai, ho fatto solo la prima lezione..... si vabbè ancora c’ho da studiare un’altro pochino, quei tre, quattro anni, vabbene ma poi quando avrò imparato a fà bene il Tuinà Donascimiento mi farà una sega!!!

Intanto se qualcuno di voi miei cari lettori doloranti volesse offrirsi come cavia per farmi fare pratica di massaggio non sarebbe male. Sono ben accette soprattutto le ragazze giovani e carine!!!


Giovin donzella vien da me che al tù Qi ci penso io! Vedrai.... :P Eheheheh...

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09 novembre 2007

Per una persona speciale


Di solito capita che uno c’ha un sogno, un’ideale, che sente di dover cercare perchè sa che quando l’avrà trovato sarà felice. E’ come andare a giro con una fotografia e confrontarla con tutte le persone che si incontrano per vedere chi corrisponde al proprio sogno. Poi ogni tanto si trova qualcuno che potrebbe essere. Che sembra che corrisponda alla figura della nostra foto. Allora le nostre emozioni esplodono e facciamo di tutto per far capire all’altro che è lui/lei. “Eii!! Oh! Sono quà. Sono io! E tu sei tu! Quello della mia foto vedi? Si dai non vedi? Mi sembri proprio tu. Si, quello che stavo cercando. E’ tanto tempo che ti cerco sai? E che fatica aspettarti! Ma ora ti ho trovato vero? Sei tu giusto?....” E tutto questa fatica e tutte queste emozioni talvolta ci fanno scordare un piccolo particolare. Un particolare non da poco. Il particolare importante è che per tutti funziona così. Cioè anche l’altra persona che incontriamo sta andando in giro con la sua foto. Anche l’altro sta cercando un’ideale. Anche l’altro stà seguendo il suo sogno. E non è detto che se trovi uno che corrisponde alla fotografia che hai in mano te anche l’altro abbia in mano la tua fotografia, quella che corrisponde a te. Solo quando le due fotografie corrisponderanno avremmo trovato realmente quello che stavamo cercando. E’ come pescare due foto uguali tra milioni di fotografie. E’ come trovare due pezzi di un puzzle che si uniscono pescando a caso dalla scatola.
Ora questo discorso a molti potrebbe sembrqare una cazzata ma è anche vero che molti hanno da tempo gettato via la foto della persona che cercavano e hanno appiccicato insieme con lo scotck due tessere del puzzle prese a caso. Io non stò parlando con queste persone. Di loro non mi interessa.
Quelli che ancora credono nei loro sogni sanno di cosa sto parlando. E in particolare una persona per cui sto scrivendo questo post.
Ma poi ci sono anche quelli, pochi che ce l’hanno fatta. Che si sono trovati. Ci sono. E li vedi! Uno o due li conosco. Uno o due su migliaia. Uno o due su migliaia..... uno o due....
E allora che fare. Non lo sò. L’alternativa è rinunciare ai propri sogni ed accontantarsi. Ma noi cerchiamo di realizzare i propri sogni per essere felici e nel percorso che facciamo c’è inevitabilmente del dolore. Rinunciare ai propri sogni ci farà soffrire meno? Rinunciare ai propri sogni ci renderà felici? Ci farà stare bene? Non credo proprio. Rinunciare ai propri sogni talvolta ci può far soffrire meno perchè così facendo nascondiamo il dolore. Decidiamo che non vogliamo più una cosa che apparentemente non possiamo avere per illuderci che non ne abbiamo bisogno sperando che non sentiremo più il dolore della sua mancanza. Ma questo non potrà mai renderci felici. Questo vuol dire decidere di non vivere.
E allora non rinunciamo ai nostri sogni. Non possiamo. Non dobbiamo.
E allora che fare. Non lo sò. Dobbiamo continuare a cercare nella scatola del puzzle la tessera che combacia con la nostra. Dobbiamo continuare a cercare le foto che si assomigliano finchè non le avremmo trovate. Ci volesse tutta la vita!
Ma nel frattempo dobbiamo imparare a non soffrire troppo. Dobbiamo imparare a non buttarci a capo fitto nella scatola e provare tutte le tessere del puzzle. Dobbiamo imparare a guardare non solo la foto che abbiamo in mano noi ma anche le foto che hanno in mano gli altri. Dobbiamo cercare ma con calma. Con cuore aperto ma anche con mente aperta. Con calma passo dopo passo. La strada sarà lunga e difficile. Faticosa. Irta di ostacoli. Se uno parte subito di corsa si stancherà presto o inciamperà o sentirà troppa fatica e sentirà la voglia di rinunciare.
Continuare a cercare e non rinunciare ai nostri sogni.
Continuare a cercare e non rinunciare.
Cercare non vuol dire stare fermi. Vuol dire camminare, muoversi, cambiare.
Non rinunciare non vuol dire incaponirsi. Non vuol dire fissarsi. Vuol dire sapere quello che si vuole e proseguire nella ricerca. Andare avanti, fare progressi.
Quindi camminare, muoversi, cambiare, andare avanti, fare progressi.
Nella nostra ricerca e dentro di noi.
Perchè in fondo, se ci pensate bene, è la stessa cosa. Noi e la nostra ricerca. La nostra ricerca e noi siamo la stessa cosa. La nostra ricerca è dentro di noi perchè cerchiamo qualcosa che sentiamo dentro. Noi siamo la nostra ricerca e rinunciare alla nostra ricerca sarebbe rinunciare a noi. Noi siamo i nostri sogni e non vi possiamo rinunciare. Nella nostra ricerca e in noi dobbiamo camminare, muoversi, cambiare, andare avanti, fare progressi.
Nella nostra ricerca dobbiamo cercare qualcuno che sta facendo la nostra stessa ricerca e che ha dentro i nostri stessi sogni.
Nella nostra ricerca non dobbiamo guardare l’immagine della foto ma dobbiamo guardare chi sta cercando con una foto in mano. Solo allora potremmo confrontare le rispettive foto e vedere se coincidono.




La cosa più importante nella vita è amare qualcuno.
La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami.
La terza cosa più importante e che le prime due accadano in contemporanea.
[Howie Schneider]
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08 novembre 2007

Oggi per 20 minuti è stata una bellissoma giornata!!!

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"Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile...!"
[dal film " beautiful mind "]





"Anche un orologio fermo segna
l'ora giusta due volte al giorno".
(Hermann Hesse)

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06 novembre 2007

Il tuo spirito devi mutare, non il cielo sotto cui vivi

Continua la fiera della citazione perchè in quasto momento non ho voglia di scrivere troppo della mì vita. Solo a ripensarci mi fa fatica! Per cui è meno pesante cercare delle citazioni di altri in cui mi rispecchio. Oggi signore e signori c'è le svendite. Ben tre citazioni in un post solo. Tutte e tre son sullo stesso argomento e come stò lo capite da queste.



"Anche se attraversi il vasto oceano; anche se, come dice il nostro Virgilio, ti lasci dietro terre e città, dovunque andrai ti seguiranno i tuoi vizi". Disse Socrate ad uno che si lamentava per lo stesso motivo: "Perchè ti meravigli che non ti giovino i viaggi? Tu porti in ogni luogo te stesso; t'incalza cioè sempre lo stesso male che t'ha spinto fuori. Che giovamento può darti la varietà dei paesaggi o la conoscenza di città e luoghi nuovi? Tale sballottamento non serve a nulla. Chiedi perchè tu non trovi sollievo nella fuga? Perchè tu fuggi sempre in compagnia di te stesso. Nessun luogo ti piacerà finchè non avrai abbandonato il peso che hai nell'animo".

[Lucio Anneo Seneca - "Lettere a Lucilio"]


Non ti nascondo che in questi giorni ho pensato di avere qualcosa di brutto, ho avuto perfino paura di morire, quindi credo di essere pronto a qualsiasi altro problema.
«Ma che paura di morire? Il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E’ il contrario. Hai quella maledettissima malattia molto diffusa del “NON VIVERE”»
«Sei malato di non vita. Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita.
Vivi, buttati, apriti, ascoltati.
Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti, ma non vivi.»

[Fabio Volo - "E’ una vita che ti aspetto"]

Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta
ed è la più terribile delle stanchezze.

Non è pesante
come la stanchezza del corpo,

e non è inquieta
come la stanchezza dell'emozione.

E' un peso della
consapevolezza del mondo,

una impossibilità di
respirare con l'anima.

[Fernando Pessoa]
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