06 novembre 2007

Il tuo spirito devi mutare, non il cielo sotto cui vivi

Continua la fiera della citazione perchè in quasto momento non ho voglia di scrivere troppo della mì vita. Solo a ripensarci mi fa fatica! Per cui è meno pesante cercare delle citazioni di altri in cui mi rispecchio. Oggi signore e signori c'è le svendite. Ben tre citazioni in un post solo. Tutte e tre son sullo stesso argomento e come stò lo capite da queste.



"Anche se attraversi il vasto oceano; anche se, come dice il nostro Virgilio, ti lasci dietro terre e città, dovunque andrai ti seguiranno i tuoi vizi". Disse Socrate ad uno che si lamentava per lo stesso motivo: "Perchè ti meravigli che non ti giovino i viaggi? Tu porti in ogni luogo te stesso; t'incalza cioè sempre lo stesso male che t'ha spinto fuori. Che giovamento può darti la varietà dei paesaggi o la conoscenza di città e luoghi nuovi? Tale sballottamento non serve a nulla. Chiedi perchè tu non trovi sollievo nella fuga? Perchè tu fuggi sempre in compagnia di te stesso. Nessun luogo ti piacerà finchè non avrai abbandonato il peso che hai nell'animo".

[Lucio Anneo Seneca - "Lettere a Lucilio"]


Non ti nascondo che in questi giorni ho pensato di avere qualcosa di brutto, ho avuto perfino paura di morire, quindi credo di essere pronto a qualsiasi altro problema.
«Ma che paura di morire? Il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E’ il contrario. Hai quella maledettissima malattia molto diffusa del “NON VIVERE”»
«Sei malato di non vita. Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita.
Vivi, buttati, apriti, ascoltati.
Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti, ma non vivi.»

[Fabio Volo - "E’ una vita che ti aspetto"]

Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta
ed è la più terribile delle stanchezze.

Non è pesante
come la stanchezza del corpo,

e non è inquieta
come la stanchezza dell'emozione.

E' un peso della
consapevolezza del mondo,

una impossibilità di
respirare con l'anima.

[Fernando Pessoa]
.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io mi riempio di odio.
Questo è il pensiero che mi viene in mente quando apro la finestra mentale su questo mondo. Ora, a parte che è risaputo che il mondo in cui si vive è bello solo per approssimazione ottimista, ma, i chiedo io, non è che per caso ho una qualche disfunzione emotiva?
In tal caso, forse, sarà il caso che serri la finestra sul mondo e che me ne stia sul ,letto a guardare il soffitto. Una sorta di approssimativa transizione nella quiete.
E ancora. Che senso ha andare con uno al cinema se manco ci provi o fai si che ci provi, o almeno che tu abbia il bechè minimo plausibile sospetto che ci posssa provare? In caso contrario è meglio assai di gran lunga starsene a casa.
cazzo!
mi riempio sempre più di odio.

Pelato di merda

Anonimo ha detto...

........

Pelato