16 febbraio 2007

Toccandosi i coglioni

Ieri un mio amico mi diceva che spesso gli capita di pensare alla morte. Ora io dico, fin che uno ci pensa poco male il problema vero è qunado si arriva alla pratica... comunque capisco che anche il solo pensarci sia una cosa non tanto simpatica che può capitare, che questi pensiari ti capitano sempre nel momento meno opportuno tipo quando vai a letto che invece di pensare ad una bella cosa prima di addormentarti ti metti a pensare alla morte che magari domattina non ti risvegli. Come dice il mio amico che secondo lui c’è più rischio di morire mentre dormi perchè da sveglio secondo lui te ne accorgi che stai per morire e allora prendi precauzioni e invece se dormi muori e basta senza poter fare nulla, che lui dice che il corpo è come una macchina che la notte si spegne e non è mica detto che la mattina si riaccende di sicuro, dice lui e che la mattina quando ci si sveglia invece di incazzarci perchè si voleva dormire di più e invece bisogna alzarci per andare a lavoro bisognerebbe dire che culo che anche stamattina mi sono svegliato, che io avevo sempre creduto che se uno doveva proprio morire era meglio farlo nel sonno senza accorgersene però in effetti se uno non aveva messo in conto di morire proprio quella notte li allora in effetti sfava un pò morire così senza saperlo.
Comunque devo confessare che ogni tanto mi capita di pensarci anche a me alla morte, che ancora non son mica sicuro al cento per cento di essere immortale... e in effetti quando capita non si sta proprio allegri. Soprattutto noi atei non c’abbiamo mica tanto da schersarci sù.... anzi noi atei intelligenti come dice il mio amico che poi ci sono anche gli atei non intelligenti che a certe cose non ci pensano che secondo lui son come gli animali e qui ci sarebbe la faccenda delle pecore vestite che forse è meglio se ve la risparmio che sarebbe lunga e si andrebbe anche un pò fuori tema e è meglio che magari ve la racconto un’altra volta. Insomma secondo stò mio amico noi atei intelligenti ci dovremmo preoccupare un monte di questo fatto della morte perchè come dicono “I Grandi Scienziati” poi dopo morti finisce tutto, basta, finito, non c’è nulla ma nulla nulla nulla e qundi è proprio una cosa brutta!!! No come i cristiani che son tutti contanti di morire che tanto vanno in paradiso loro, che io o provato a dirglielo al mio amico che per i cristiani c’è anche l’inferno e magari qualche preoccupazione dovrebbero averla pure loro ma lui dice che all’inferno non ci mandano mai nessuno che alla fin fine glieli abbonano sempre i peccati e li mandano tutti in paradiso. Forse allora è per questo che i cristiani non è che si riguardino tanto a far peccati che tanto sanno che alla fine te li abbuonano tutti (Qui cristiani è inteso si come credenti di quella religione li ma anche in senso più ampio come diceva mio nonno che per lui cristiani era sinonimo di gente, che mi sà che non ha mai saputo nella sua vita che esistevano tante religioni e non solo il cristianesimo e quindi chiamava tutti cristiani o forse al massimo sapeva degli ebrei ma erano gente di cui si raccontava solo nella bibbia e esistevano tanto tempo fa).
Alla fine secondo me il problema non stà nel fatto della morte in se che si sa che si deve morire prima o poi (apparte le pecore vestite che non lo sanno) che da quando nasci l’unica cosa certe è quella, tranne per me e Christopher Lambert che siamo immortali... il problema è non sapere di dover morire ma è quando. Il problema è tutto lì. E’ che non sai quanto ti rimane da vivere, sennò ti potresti organizzare. Che poi è quello che volava dire anche il mio amico ma si è infilato in questo rigiro di corpo che di notte si spegne, Grandi Scienziati, pecore vestite, che neanche lui ci capiva più nulla che lui non è chiaro come me quando vuole dire una cosa. Ora se uno sapesse tra quanto muore potrebbe stare tranquillo e vivere la sua vita come vuole occupando il tempo che gli rimane con le cose che ritiene più importanti che uno può anche perdere un pò di tempo con lo studio o con il lavoro se ne ha ancora tanto da parte ma se uno sapesse di averne poco di sicuro lo vorrebbe spendere in cose più divertenti no? Però il non sapere di preciso quando si deve morire ci porta tutte queste frustrazioni quando uno gli capita di pensarci e ci fa anche sciupare un sacco di tempo in attività poco divertenti.
Da ieri stavo pensando a questa cosa e poi ad un certo punto mi son detto che ma vuoi vedere che qualcheduno c’ha già pensato a questo problema e magari ha trovato una soluzione che spesso mi sono accorto che quando c’avevo dei prblemi grossi in mente che mi assillavano che erano così ingarbugliati che non riuscivo a ritrovare il capo dalla corda mi accorgevo sempre che qualcuno aveva già avuto il mio problema e aveva trovato anche una soluzione e magari c’aveva fatto sù anche un libro!.
Qundi ho pensato che questo pensiero di non sapere quando si muore doveva essere venuto in mente anche a qualcun’altro di sicuro e allora ho fatto una ricerca nel luogo di massimo sapere mondiale e cosa ho trovato? La soluzione al problema di tutti. Semplicissimo! Qualcuno ha creato un sito dove ci metti i tuoi dati tipo la data di nascita, sesso (quale sei e quanto ne fai), attività fisica, situazione familiare, hobby e altre invormazioni del genere e lui ti dice tutto! Giorno, ora e minuto esatto in cui morirai e pure la causa!!! Fantastico no?!?!? Così ora uno lo sà e si può organizzare come vole!

Il sito è questo Deathclock

Però di sicuro nel mio caso ha sbagliato perchè mi ha detto che morirò a 71 anni alcolizzato.... per l’alcolizzato può anche darsi che continuando così prima o poi ci divento ma che devo morire non può essere vero.... a me mi sembrava che qualcuno mi a detto che sono immortale... ma non mi ricordo chi.....

3 commenti:

Gattafruata ha detto...

Te dici che sfrutteremmo meglio il nostro tempo se sapessimo la data esatta della nostra morte? io dico che si passerebbe i restanti momenti di vita a farsi seghe mentali proprio perchè SAPPIAMO quando ci toccherà morire e non ci godremmo un bel niente.
Ad ogni modo son andata sul sito linkato: mi ha detto (nella previsione REALISTICA) che morirò a 79 anni centrata in testa da una cometa...

Sinensis ha detto...

Anche io ho attraversato il mio periodo di riflessione sulla morte..non sono giunta a nessuna conclusione, solo che è come quando spengi la televisione. La mia morte è pronosticata per il lunedì 9 marzo 2054 alle 0:08, trafitta da un pesce spada che mi porta nell'oceano etc.
Io ho scelto la realistica ma a quanto leggo sembra l'ottimistica...il 2054 mi pare un pò troppo lontano.

Sara ha detto...

Bello questo sito!
morirò a 83 anni scivolando sulla tomba del mio peggior nemico!!!