15 febbraio 2007

Soli sulla strada

Però, uno a certe cose non ci pensa perchè si sà come và il mondo oggi, sempre di fretta, non si ha più il tempo di guardarsi intorno e di immedesimarsi nel prossimo. Anche io confesso di non aver mai considerato più di tanto la cosa prima d’ora. Uno sale su, si cerca velocemente un posto prima che qualcun’altro te lo freghi e poi ti fai gli affari tuoi fino a che non arrivi alla tua fermata e scendi. Capita si di leggere quella targhetta ma non ci si pensa troppo su, la si da per buona, come se fosse una cosa scontata. Però guardate gente che quella targhetta lì, quella che dentro all’autobus ti intima severamente “Vietato parlare al conducente”, quella targhetta lì a pensarci bene è veramente una cosa tremenda! C’è questa persona li seduta al posto di guida che è obbligato per tutto il tempo a non parlare con nessuno. Ma ci pensate poveri autisti! Ci si deve sentire terribilmente soli a fare l’autista di autobus, tutto il giorno costretti a non avere rapporti sociali, neanche una parola con un passeggero, una battuta, un segno di conforto.... M’immagino poi ieri che era San Valentino! La solitudine deve essere stata davvero insopportabile per quei poveri autisti che non hanno neanche una donna a casa ad aspettarli. Per questo non mi sono stupito più di tanto quando ieri sera uscendo dalla stazione e passando davanti al parcheggio degli autobus ho visto scendere da uno di questi l’autista con in una mano un mazzo di fiori e nell'altra una bambola gonfiabile... si di quelle bambole li... si mi avate capito no? Un bella bambola gonfia e gommosa con la faccia stupita.... a bocca aperta... E mi son detto, oh! è San Valentino, si vede che non ha la ragazza e lui avrà deciso che in mancanza di meglio stasera si porterà a cena la bambola... di sicuro dopo la cena gliela dà... soldi per la cena spesi bene!
Comunque mi appello a voi miei cari lettori trasportopubblicoutenti, non siate indifferenti verso la solitudine dei poveri autisti e anche se non potete parlargli almeno quando salite o scendete dall'autobus dategli almeno uno sguardo amichevole, magari salite su tenendo in mano un cartello con una scritta di solidarietà verso l’autista, tipo “TUTTO IL BUS E’ CON TE” o “NON TI PARLO MA TI PENSO” cose del genere insomma. E se poi si riusisse a trovare un certo numero di volontari si potrebbe pensare di creare un comitato di sostegno verso gli autisti soli, creando magliette e spillette con scritte a favore degli autisti da distribuire gratuitamente alle fermate degli autobus.... che ne dite?


E' così affabile, così pulita e rosa
è come il pane, la casa, la chiesa, buona!

E' così amabile, celeste, immacolata,
docle candita di panna montata, buona!

Tu mi rapisci il cuore donna di plastica
hai gli occhi un pò sbarrati ma sei fantastica!

[Baby Dull - Ustmamò]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato di firmare il commento di prima. Quello in cui ti davo di fava.
Qualora non tu lo avessi capito, e non vedo come potresti,io sono quel mussolinianamente travestito pelato che ieri sera era ad assistere alla rappresentazione di quella compagnia teatrale sciagurata e rattoppata.

CRAMPO ha detto...

Si si lo sò, l'avevo capito dall'invidia che manifesti per i miei capelli!

Gattafruata ha detto...

Allora, prima di tutto vorrei dire la mia sulle ciance del signor pelato che conosco e che ha criticato lo spettacolo teatrale sciagattato e rattoppato al quale ho preso parte. Forse dell'invidia perchè nella compagnia han tutti più capelli di te?
Ad ogni modo, per il discorso degli autisti io ci sto e ti dico "AMEN, FRATELLO!"

CRAMPO ha detto...

Si l'invidia per i capelli c'è di sicuro ma ti dimentichi che c'era un'altro pelato sul palco? Forse parla male dello spettacolo perchè avrebbe voluto mettere la sua pelata dove l'ha messa quell'altro...